Nel venticinquennale della sua morte Renzo Arbore gli dedicò uno speciale televisivo che registrò un successo clamoroso e l’adesione di quanti, avendolo conosciuto, volevano raccontarlo. Personalmente lo ricordo a Sorrento, in occasione in cui girava un film. Alloggiava all’Excelsior Vittoria, alcune volte da solo, in seguito con Franca Faldini, l’amata compagna di una vita, rispettato e chiamato principe, titolo al quale teneva moltissimo. Poco conta se oggi qualcuno afferma che il titolo fosse inesistente o acquistato. Totò, il più grande dei principi della risata mondiale, era molto di più. Non era soltanto il titolare di un blasone lungo di titoli e nomi a decine… Era principe nell’animo, nei gesti, nei comportamenti e nei sentimenti. Sempre gentile, affettuoso, prodigo. Per ricordare i quaranta anni dalla morte le autorità napoletane andando sulla sua tomba hanno assolto alla loro più che legittima testimonianza, perché Totò ha fatto per Napoli molto più di quanto i napoletani e schiere di politici abbiano fatto per lui. Totò continua a regnare sovrano sul piccolo schermo. E’ il conforto di serate buie, di programmazioni volgari che vieterebbero di accendere il televisore. Per fortuna in una rete o in un’altra, in un canale ignoto o una televisione addirittura rionale, lui salta fuori con la sua inaffondabile capacità di esserci. Caro Totò. Era nato il 15 aprile 1898 alla Sanità. Fumava sessanta sigarette e beveva quindici caffé al giorno. Aveva girato novantasette film, alcune biografi segnalano ben oltre il centinaio. Sia come sia, Totò, era anche autore di canzoni e poesie bellissime. Basterebbe “Malafemmena” e “’A livella” per definirlo poeta del cuore e dell’anima, narratore di storie e di verità. Sul set era un mostro di bravura e di tempismo che recitava spesso senza copione, con un canovaccio appena accennato, capace di improvvisare e inventare intere scene sullo spunto di una frase, che dico, una parola. Sono entrate nel lessico quotidiano decine di battute da lui coniate. Nel 1967 , riportato a Napoli , attorno al feretro si strinsero duecentomila persone, in un solenne e amoroso riconoscimento di amore e di stima. Una situazione degna di un re o di un Capo di Stato. Lo piansero tutti con la partecipazione accorata e disperata che si dedica alla persona più cara. Lo piangiamo e lo rimpiangiamo ancora. Caro, caro, caro, irraggiungibile Totò, principe Antonio De Curtis, nato e sepolto a Napoli.
Nella pagina seguente alcuni VIDEO Di Totò da Youtube.