articolo di Piero Castellano
In una grotta scavata nel tufo, tra il gennaio 2008 e il settembre 2010, i maestri d’ascia Antonio e Michele Cafiero, padre e figlio, hanno costruito, con tecniche abbandonate ormai da decenni, una barca in legno come quelle di una volta. Il gozzo a vela latina “Santa Maria del Lauro” è stato costruito sul progetto dell’omonima barca da pesca del 1919, disegnata da Antonino Cafiero, detto “Mast’Antunino d’o Tore”, ultimo maestro d’ascia della Marina di Alimuri. Michele Cafiero, pronipote del costruttore, ha deciso di ricostruirla fedelmente, seguendo gli insegnamenti di suo padre, che era stato l’apprendista del vecchio maestro d’ascia. La loro avventura ha richiamato l’attenzione di quanti studiano e conservano le antiche tradizioni marinare, dal Museo Marittimo di Hong Kong alla storica trasmissione di mare “Thalassa”, di Tele-France3, con il continuo sostegno e incoraggiamento di appassionati e storici locali. Il 13 settembre del 2010, il giorno dopo la festa della Madonna di cui porta il nome, il gozzo è sceso in mare, con la benedizione del parroco don Gennaro Astarita e gli applausi di amici e parenti. È la prima barca in legno varata ad Alimuri negli ultimi 30 anni, e ravviva la tradizione di una attività artigianale che è stata l’orgoglio della marineria di Meta per secoli, e continua con i restauri di barche d’epoca e le rifiniture dei moderni yacht.