Lo spettacolo registrato a Marina Grande sarà trasmesso venerdì 8 su Raiuno (ore 21.20) e sabato 9 luglio su Rai International, sempre in prima serata, negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Sud America, Asia, Africa e Oceania
La riscoperta di antiche melodie di un passato senza tempo per celebrare uno degli autori dei testi delle canzoni italiane più famose degli ultimi cinquant’anni, ma non solo. Giunto all’ottava edizione, il premio Caruso ha consolidato l’obiettivo di contribuire anche alla diffusione della cultura, dell’identità e della peculiarità dell’immagine di Sorrento nel mondo. Come sempre, a fare da scenario alla kermesse, il suggestivo e caratteristico borgo di Marina Grande, set cinematografico consolidato, incantevole bacino di tradizioni e location naturale per grandi eventi. Lo spettacolo «Una notte per Caruso», prodotto da Vittoria Cappelli, «narrato» da Luca Ward e Sonia Grey, registrato ieri sera, andrà in onda in prima serata venerdì prossimo su Raiuno (ore 21.20) e sabato 9 luglio, su Rai International, sempre in prima serata, negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Sud America, Asia, Africa e Oceania. Accanto alla passerella dello spettacolo, in onda suggestive immagini di Sorrento, dal sito archeologico della Regina Giovanna, ai giardini del Museo Correale. Si parte dal revival di Enrico Caruso fino agli anni Sessanta, quando si affermavano i primi cantautori e Domenico Modugno trionfava a Sanremo con «Nel blu dipinto di blu». In questo contesto si inserisce la scelta di assegnare, in linea con le finalità della città di Sorrento, che ogni anno consacra un artista che abbia contribuito a diffondere la cultura italiana nel mondo, il Premio Caruso 2011 a Giulio Rapetti Mogol, il più popolare autore di testi in Italia degli ultimi 50 anni: da «Al di là», il brano di Luciano Tajoli, che vinse il Festival di Sanremo del 1961 alla canzone presentata a Sanremo fuori concorso da Gianni Morandi, «Rinascimento», sulle musiche di Gianni Bella. «Ricevere il Premio Caruso – ha sottolineato Mogol – è per me un onore e un piacere che si aggiunge a quello di ritornare nella meravigliosa Sorrento», che ha ricevuto il Premio al Comune di Sorrento dal sindaco Giuseppe Cuomo. Sul palcoscenico costruito sul mare, con uno spettacolare impianto multimediale a fare da sfondo, si sono alternati, invece, Francesco Renga, Ron, Mango, Nathalie, Emanuela Bianchini, Sal Da Vinci, Nair, Vittorio Matteucci, Sandro Comini e la sua Band, Helena Hellwig, Antigua, Micaela, Gianluca Terranova, Compagnia Mvula Sungani, Nando Citarella e Gabriella Ajello, Batacoto Percussioni e il Coro di Sorrento. I costumi dei balletti e di tutti i momenti di spettacolo sono stati realizzati da Giuseppe Tramontano, designer sorrentino che ha firmato gli abiti di scena di famose produzioni. «Anche quest’anno abbiamo onorato l’appuntamento con il Premio Caruso – sottolinea il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo -. Abbiamo fortemente voluto che questa ottava edizione si svolgesse, nonostante l’esclusione dalla graduatoria dei finanziamenti erogati da parte della Regione. Come amministrazione ci siamo fatti carico di uno sforzo economico e organizzativo». Nel post spettacolo festa e buffet sul pontile di Marina Grande. All’inizio, invece, tutti in piedi per l’inno di Mameli.
Antonino Siniscalchi