Luglio ci riserva diversi appuntamenti di festività. A Sant’Agnello, più precisamente alla frazione Trasaella, l’11 luglio la festività della Madonna delle Grazie con l’ormai tradizionale Sagra del Friariello. A Sorrento due appuntamenti sono da ritenersi di lunga tradizione: il 16 festa del Carmine e il 26 festa di Sant’Anna alla Marina Grande. Festività religiose, hanno, da sempre, accompagnato manifestazioni di intrattenimento e di divertimento che nel corso del tempo hanno cercato di mantenere lo spirito che le animava. Il loro continuare nel tempo ha, però, anche il significato di una sincera e profonda devozione religiosa che è sempre viva nei Sorrentini. La festa del Carmine era, una volta, la festa del “borgo” cioè di quella parte di Sorrento che viveva fuori dalla cerchia delle mura che, fino alla metà dell’ottocento, racchiudevano il centro storico di Sorrento. Fermo restando l’attaccamento dei Sorrentini alla Vergine del Carmelo. Per due giorni Piazza Tasso sarà lo straordinario scenario per esibizioni canore e bandistiche. Dal 11 al 17 luglio sia la piazza che il tratto di Corso Italia (il Borgo) saranno artisticamente illuminati e la sera del 17, un suggestivo spettacolo di fuochi pirotecnici che sembra scaturire direttamente dal Santuario della Madonna Bruna, chiuderà i festeggiamenti. Più significativa la festa di S. Anna, alla Marina Grande, che è espressione della tradizione e della vocazione marinara di Sorrento che vive di mare e sul mare. Nei quasi duecento anni di vita ha sempre mantenuto i suoi aspetti che la contraddistinguono e che quasi si fondono insieme: quello religioso, quello flocloristico e quello agonistico-sportivo. Il momento religioso è segnato dalla Novena, dalla processione con la statua di S. Anna. Il folclore è dato dalla presenza delle numerose bancarelle che offrono cocomeri, lupini, noci di cocco, torrone e dolciumi vari, dalle luminarie catarreristiche che illuminano a giorno tutto il borgo, dal concerto di musica col suo repertorio squisitamente napoletano e dallo spettacolo fantasmagorico dei fuochi a mare. L’ultimo aspetto, quello agonistico-sportivo, è rappresentato dai giochi popolari in cui i partecipanti danno il meglio di sé per ben figurare agli occhi delle migliaia di spettatori che assiepano le rampe della marina o che si godono queste emozioni d’altri tempi a bordo dei caratteristici gozzi sorrentini. Nei vari giochi come il tiro alla fune, la corsa nei sacchi, I’arcifamoso “palo di sapone” rivivono non solo le tracce di un agonismo popolare ma anche le radici della nostra stessa spensierata adolescenza che in questi giochi trovava, e forse trova, un qualcosa di spontaneo, di genuino, di autentico che la vita d’oggi sembra aver perduto.
Antonino Fiorentino