Qualche anno fa ho raccolto in un breve testo descrizioni, regole e curiosità varie relative ai passatempi dei ragazzi, ma spesso anche degli adulti, quando la televisione non esisteva ancora o era solo un lusso di pochi. Il tutto nasceva dalla voglia di ricordare, di tentare di ricostruire con una certa esattezza lo svolgimento di quelle attività ludiche che hanno riempito le ore libere dell’adolescenza (e non solo) di qualunque massese che oggi abbia più di trenta anni.
Nel corso delle mie ricerche notai che tutti gli intervistati, di età compresa fra i 35 e gli 85 anni, ricordavano con estremo piacere e nostalgia quei giochi semplici, spontanei ed essenziali che rappresentavano la parte più importante delle giornate passate in strada. Per contro, la maggior parte di questi amici aveva difficoltà ad indicare con esattezza le regole dei giochi, le finezze tecniche, ed alcuni termini del gergo, e così sono stati stesso loro ad invogliarmi ancora di più a proseguire nella mia ricerca. Ciononostante ognuno di loro ha collegato il ricordo dei giochi di allora, seppur vago, alla presenza di amici, a situazioni particolari, ad avvenimenti singolari, sempre raccontati con entusiasmo.
Tutte le notizie relative allo svolgimento dei giochi e alle loro regole sono state raccolte fra i ragazzi (di qualche decennio fa) che, ciascuno ai suoi tempi, hanno scorrazzato per le strade lubrensi; quindi nel testo ci si riferirà sempre ai metodi di gioco in uso nel centro urbano di Massa Lubrense e nelle aree rurali limitrofe. Ciò non toglie che in linea di massima queste regole siano le stesse in varie regioni italiane, anche se si possono riscontrare varianti, anche significative, in località distanti soli pochi chilometri.
La scelta di limitare la ricerca in questo modo è stata dettata sia dalla necessità di dare un’unità di luogo a tutta l’opera, sia dall’impossibilità di elencare per ogni gioco tutte le varianti in uso e le regole applicate paese per paese o addirittura frazione per frazione.
Infine, questo breve testo è stato scritto anche con una vena polemica nei confronti di tutti quei ragazzi d’oggi che non sanno divertirsi, che non sanno più stare bene neanche fra loro, che si ‘nzallaniscono sprecando ore e ore con i videogiochi o guardando dei pessimi cartoni animati.
adattamento dell’Introduzione del libro di Giovanni Visetti Barracca ‘o Rutunniello, Cavallo Cavallo mantieneme ‘ntuosto ed altri giochi dimenticati.
Il libro è scaricabile gratuitamente dal sito dell’autore http://www.giovis.com