• Periodico di
      Informazione turistica
      Aut. Trib. NA n.3104 del 15.04.1982

      Editrice Surrentum
      Viale Montariello, 8 - Sorrento

      Direttore Responsabile:
      Antonino Siniscalchi

      Redazione:
      Luisa Fiorentino
      Mariano Russo

      'Surrentum' viene stampato in 13.000 copie da 'Tip. La Sorrentina' Sorrento
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Presepe Vivente di CasarlanoMercoledì, il «vernissage» del tradizionale appuntamento del «Presepe vivente di Casarlano». Intanto, però, sulla sua pagina Facebook, foto e video stanno «stuzzicando» la curiosità di un centinaio di «fans». Già, perché il «count-down» è partito, per questa edizione, con largo anticipo. Con una finestra sempre aperta sul web, dove, ogni giorno, sulla pagina del noto social network Facebook vengono «caricate» immagini suggestive di maestri di pergolato e semplici volontari intenti a realizzare il villaggio natalizio. Foto che si mescolano a «cortometraggi» artigianali, che rivelano i primi scorci, in lavorazione, della Betlemme delle colline di Sorrento. Un appuntamento che richiama, ogni anno, migliaia di visitatori, in «pellegrinaggio» da più parti della regione Campania, per ammirare il capolavoro della Natività, realizzato in un contesto bucolico «affacciato» sul panorama mozzafiato della città di Sorrento e della sua rada. «Difficile sintetizzare un evento del genere – spiega il parroco della comunità, don Giovanni Ferraro -. Io stesso, quando mi fermo ad ammirare lo stile, i linguaggi e la creatività resto stupito e senza parole! Direi che il presepe bisogna visitarlo con cura, gustarlo e viverlo lasciando parlare il cuore. A nome di tutti gli organizzatori, i lavoratori, i maestri di pergolato, vogliamo definire questo presepe ‘La Betlemme di Sorrento’. Siamo tutti d’accordo che diventi un vanto per l’intera città perché intende rappresentare tutti. Infatti, crediamo che contribuiscano al buon nome della città anche le periferie con il loro deposito di tradizioni, di sapienza e straordinarie capacità organizzative. Casarlano da anni desidera proporsi come periferia propositiva, creativa e ricca di saperi e sapori. Caratteristiche sempre più in declino nella frenetica e caotica realtà cittadina». La rappresentazione vivente avrà luogo il 26, 27, 29 dicembre, l’1, 2, 5, 6, 7, 11, 12 e 13 gennaio, dalle 18 alle 20. Sarà inoltre assicurato un servizio di navetta gratuita dai parcheggi Terminal e Lauro. «Questa è la settima edizione – prosegue don Giovanni Ferraro -. Durante le prime sei, migliaia di cittadini hanno atteso in fila per poter entrare a visitare il presepe. Una partecipazione commovente. Non solo da Sorrento ma anche da altri comuni della penisola e dell’area vesuviana comprese le province di Caserta, Avellino e Salerno. Finalmente possiamo dire di essere sostenuti ed incoraggiati anche dall’amministrazione comunale. Di solito l’atteggiamento verso questa periferia è stato sempre quello di raccogliere voti facili dal serbatoio sicuro, senza ridare molto in termini di servizi, di attenzioni sociali, di manutenzioni e di opere. Da qualche tempo, anche per una nostra nuova dimensione comunitaria, qualcosa sembra si stia muovendo anche se c’è ancora tantissimo da fare. Anche il sindaco, viene a trovarci la sera per appurare lo stato dei lavori». E un’anticipazione sul presepe di questa edizione? «Lungo l’itinerario del presepe che viene a circondare l’antica chiesa – conclude don Giovanni Ferraro -, si possono ammirare gli agrumeti, i vigneti e gli uliveti dei fondi rustici ma anche luoghi di notevole valore storico come il prestigioso ed antico convento dei padri Domenicani e l’antica Terra Santa, sottostante la chiesa. Il Presepe, trova la sua massima realizzazione artistica nel piazzale interno della parrocchia dove alcuni maestri della comunità, profondendo passione ed ingegno, realizzano un incantevole villaggio natalizio dove trova collocazione la stalla di Betlemme. Iniziano la costruzione dell’opera i mastri di pergolato con le strutture di castagno e subito dopo i maestri della muratura con il tufo e i soffitti in tegola antica. Ed, infine, gli esperti di impiantistica. Terminato l’allestimento finale, circa 300 figuranti di tutte le età e in abiti d’epoca, contribuiscono a ricreare una suggestiva quanto serena atmosfera natalizia. Il presepe, oltre al suo puntuale messaggio religioso, ha come tema di fondo la rivisitazione di antichi mestieri ed alcune usanze che un tempo, non lontano, scandivano la vita della campagna».


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