Incontro con l’economista Lorenzo Bini Smaghi sabato 7 giugno alle ore 18.30 al Museo Correale per la presentazione dei suoi ultimi due libri: “Morire di austerità” e “33 false verità sull’Europa”. Alla manifestazione, introdotta dal dirigente bancario Gaetano Mastellone e moderata dal giornalista Vincenzo Califano, interverranno il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il consigliere comunale Massimo Coppola e la presidente della Cypraea Cecilia Coppola.
Lorenzo Bini Smaghi è attualmente Visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. E’ presidente di SNAM e Vice Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione di Societé Generale. Presiede anche la Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze e l’Associazione italiana degli Alumni of the University of Chicago. Dal Giugno 2005 a Dicembre 2011 è stato membro del Comitato esecutivo dellaBanca Centrale Europea. In quel periodo è stato in particolare membro dei supplenti del G7 e del G20 per l’area euro. Ha iniziato la sua carriera nel 1983 come economista al Servizio Studi della Banca d’Italia. Nel 1994 è stato nominato a dirigere la Policy Division dell’Istituto Monetario Europeo. Nell’Ottobre 1998 è diventato Dirigente Generale per le relazioni finanziarie internazionali del Ministero dell’economia.
E’ stato presidente di SACE e membro dei Consigli di Amministrazione di Finmeccanica, MTS, della Banca Europea degli Investimenti e di Morgan Stanley International.
Ha conseguito una Laurea in Scienze economiche all’Université Catholique de Louvain, un Master alla University of Southern California e un Ph.D alla University of Chicago.
E’ autore di vari articoli e libri su tematiche monetarie e finanziarie, internazionali e europee. E’ membro dei commentatori del Financial Times (A-list). “Con questo successo ci saranno molte aspettative sul semestre italiano. In fondo i due grandi vincitori di queste elezioni sono Merkel e Renzi. Insieme potrebbero dare il segno del cambiamento, di una Europa più legittimata e più solidale. Ma per far questo l’Italia deve presentarsi a luglio con qualche riforma già varata. Il successo elettorale non basta”.