Questo lavoro è stato in gran parte condotto utilizzando materiale archivistico inedito per confutare antiche tradizioni sulla originaria localizzazione in area suburbana della maggiore chiesa sorrentina e delineare la storia dei lavori di ricostruzione o di ristrutturazione che tale chiesa ha subito tra il XII e il XVII secolo.
La prima parte dell’opera ha lo scopo di dimostrare che la cattedrale di Sorrento, consacrata nel X secolo ai santi Renato e Valerio, riconsacrata nel 1113 ai santi Filippo e Giacomo, riedificata, consolidata e continuamente restaurata in età moderna, è stata sempre nel luogo dove attualmente si trova. In questo secolare processo di trasformazioni l’Autore individua quattro fasi che consentono, in qualche modo, di parlare di quattro successive cattedrali, di cui quella altomedievale rappresenta col suo imponente arredo marmoreo l’edificio di maggiore interesse dal punto di vista storico-artistico. I frammenti di tale arredo, non particolarmente apprezzato in epoca rinascimentale per il suo aspetto “ingenuo” e “primitivo” (aspetto così affascinante per noi, eredi del sentimento romantico), vengono accuratamente studiati e ricostruiti con una serie di schede che costituiscono la parte fondamentale dell’opera e sono in intimo rapporto con la ricerca storica che le precede.