Quest’anno Progetti d’Autore, giunto alla sua IV edizione, ricomincia … da tre! Saranno, infatti, ben tre gli appuntamenti che l’Associazione Eta Beta ha inserito nella rassegna SummerTime 2012, col patrocinio della Città di Piano di Sorrento e con la collaborazione del Marianiello Jazz Caffè. Si inizia domenica 19 agosto ore 19.30 a Villa Fondi con un eccezionale incontro d’autore: Enrico De Angelis, co-fondatore e direttore artistico del Premio Tenco, presenta il suo ultimo lavoro “Tutto un complesso di cose. Il libro di Paolo Conte”. Si prosegue con i due appuntamenti tradizionali di Progetti d’Autore, i concerti-tributo, che si terranno al Chiostro dell’Immacolata alle ore 20,30: lunedì 20 agosto con “Gli amori di Luigi Tenco”, e martedì 21 agosto con “I fenomeni del Napule’s Power”.
Il tema scelto per questa tre giorni è “Quando la canzone diventa tradizione”, con cui si vuole evidenziare come nella storia della canzone in Italia negli ultimi 50 anni, ci siano autori e movimenti che hanno interpretato i gusti e i criteri di nuove espressioni culturali, diventando simbolo della propria epoca e fonte d’ispirazione per quelle successive. L’incontro con Enrico de Angelis, giornalista e storico della canzone, sarà veramente un’occasione straordinaria per conversare con un vero monumento della musicologia visto che ha scritto e curato numerosi libri e collane in materia di “canzone d’autore”, espressione da lui stesso coniata nel 1969. Il libro “Tutto un complesso di cose” è una sorta di “spettacolo d’arte varia”, con foto, disegni, scherzi, citazioni, ricordi, analisi, biografia e saggio musicologico, dedicato al grande “equilibrista” della canzone d’autore italiana: Paolo Conte, jazzista, cantautore, caporchestra, filosofo, enigmista e umorista. Il primo dei due concerti-tributo si intitola “Gli amori di Luigi Tenco”. Nel corso della serata lo stesso Enrico De Angelis interverrà sul palco per parlarci sia di Luigi Tenco, sia di Amilcare Rambaldi, il mitico fondatore del Club Tenco e del ruolo di fondamentale importanza che ha avuto nella storia della canzone d’autore in Italia.
Perché una serata dedicata a Tenco? “Volendo parafrasare il libro “Il mio posto nel mondo” del 2007, a cura del Club Tenco, la serata non sarà uno spettacolo su, ma per Luigi Tenco.” dice Franco Maresca, direttore artistico di Progetti d’Autore “Questo perché di lui ci interessa la vita, e non la morte di cui tutti hanno sempre e solo parlato. Tenco, come tutti i grandi artisti, ha amato la vita in maniera così intensa, da idealizzare l’utopia per un mondo migliore, fino a non poter più reggere il peso del non vedere realizzati i propri sogni, intesi come aspirazioni per un futuro migliore”.
Quanto ha inciso la presenza di Tenco nel panorama musicale italiano degli anni 60, e cosa ha maggiormente caratterizzato le sue composizioni?
“Tenco ha sicuramente cambiato il modo di fare canzone negli anni 60. Le sue composizioni avevano l’indubbio merito di nascere da un’attenta riflessione sulle tensioni interne e sulle contraddizioni che tutti vivono quotidianamente. Questo avveniva non solo con quelli che sono stati, giustamente, i suoi successi più famosi, ma soprattutto con la serie delle ballate, nelle quali anticipò i temi che sarebbero diventati cavallo di battaglia negli anni della ribellione giovanile dal 67/68 in poi. Con queste canzoni di protesta civile e morale, sui costumi e i cattivi comportamenti sociali e individuali del suo tempo, Tenco intendeva denunciare e condannare, anche se con ironia, le ipocrisie e le falsità umane di quelle istituzioni, dalla scuola alla chiesa, dalla politica allo stato, di cui sentiva dovessero cambiare alcune regole e valori, per essere più vicine alla realtà di un’epoca in cui tutto si evolveva rapidamente”.
Dunque, il titolo della serata “Gli amori di Luigi Tenco” fa riferimento all’insieme di tutto ciò che lo ha appassionato, a tutto ciò su cui credeva interessante riflettere attraverso una canzone? “Esatto. Per Tenco l’amore va inteso in senso totale: per la giustizia, per il rispetto e la solidarietà verso i propri simili, per l’impegno civile e politico antimilitarista, e ovviamente anche per tutto ciò che riguardava il rapporto con le donne. Questo avveniva nelle sue composizioni più famose, dove si delineano tutte le contraddizioni emotive che descrivono in maniera molto concreta, e con un linguaggio diretto, romantico e crudo al tempo stesso, i desideri e le difficoltà nei rapporti tra uomo e donna”. Il secondo concerto-tributo di Progetti d’Autore sarà dedicato al Napule’s Power, fenomeno musicale spontaneo, che nacque da un’imprevedibile aggregazione di talenti che, tra il 1967 e il 1980, cambiarono il panorama della canzone napoletana e italiana. Quel periodo è stato magistralmente descritto nel libro “Song ‘e Napule” da due dei protagonisti dell’epoca che contribuirono a dare vita a tutto quel fermento di nuove sperimentazioni. Si tratta dei giornalisti Renato Marengo e Michael Pergolani, che coniarono anche il termine “I negri del Vesuvio” per descrivere la determinazione di tutti protagonisti di affrancarsi dalle difficoltà e dalle contraddizioni di fare musica in una città come Napoli. Nel libro, attraverso una serie di aneddoti, viene narrata anche la storia delle prime innovazioni musicali degli anni 50, e dei tanti musicisti che sono stati gli eredi di quel movimento dagli anni 90 fino a oggi. La serata dedicata al Napule’s Power racconterà del movimento non solo le tante storie collettive e personali che si svolgono attraverso il tempo e gli intrecci dei generi musicali, ma anche le tante zone della città e quelle limitrofe che in periodi diversi hanno visto nascere i fermenti che hanno poi determinato quel fenomeno. Si va dalle storie del porto e delle portaerei americane, alle atmosfere magiche di Capri e Ischia negli anni 50 o di Positano nei 60; dalla fitta corrispondenza di notizie e dischi tra i ragazzi del Vomero e i loro amici trasferitisi a Londra, al peregrinare tra le zone rurali alla ricerca dei canti e delle storie della tradizione. “I protagonisti del Napule’s Power rivoluzionarono dall’interno un po’ tutti i generi musicali” dice Franco Maresca, “Volendone citare solo alcuni: gli Showman col rithm’n’blues; Napoli Centrale col jazz-rock; Alan Sorrenti e gli Osanna col progressive; Edoardo Bennato, Pino Daniele, Enzo Gragnaniello nel campo della canzone d’autore; gli stessi Bennato e Daniele col blues e il rock; Eugenio Bennato, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto de Simone nel campo delle ricerche etno-musiocali, nel folk e infine nella world music; Almamegretta e 99 posse col dub e il raggamuffin. Tutto questo senza contare il peso avuto da alcune figure diventate mitiche come quelle di Renato Carosone e Concetta Barra, o il peso che hanno avuto opere teatrali come La Gatta Cenerentola, o quelle messe in scena dall’associazione Teatri Uniti di Martone, Servillo, Neiwiller”.
“I fenomeni del Napule’s Power”, dunque, mostrerà le diverse facce musicali di un periodo che ha cambiato le sorti della canzone in Italia, rinnovando e rilanciando la cultura della canzone classica napoletana, a cui Progetti d’Autore – Ass. Eta Beta aveva reso omaggio lo scorso 9 marzo con il concerto “Spassiunatamente” di Peppe Servillo e il Solis String Quartet. Allora, appuntamento a Piano di Sorrento, Villa Fondi per l’incontro con Enrico De Angelis il 19 agosto ore 19,30; al Chiostro dell’Immacolata il 20 e 21 agosto ore 20,30, per i due concerti tributo realizzati con la straordinaria e volontaria partecipazione di tanti artisti della penisola sorrentina che ci faranno rivivere le emozioni di due momenti eccezionali della musica d’autore italiana: Gli amori di Luigi Tenco e I fenomeni del Napule’s Power.
Mariella Nica