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      Aut. Trib. NA n.3104 del 15.04.1982

      Editrice Surrentum
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      Redazione:
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salve-ic2b0-piano-2[1]Lunedì 7 dicembre, alle ore 10 e trenta, verrà inaugurato, nella Villa Comunale di Sorrento, un busto in onore di Salve D’Esposito, il celebre compositore e direttore d’orchestra, nato a Sorrento nel 1903, il cui nome è indissolubilmente legato a quello della canzone napoletana.
A Salve D’Esposito si devono infatti le musiche di famosi brani, tra cui Anema e Core, Me so ‘mbriacato ‘e sole, Casarella ‘e Pusitano, e ‘E campane napoletane.
Alla cerimonia saranno presenti anche la figlia Isa e i nipoti.
Il busto è opera del maestro Aniello Apreda ed è stato realizzato della Fonderia Nolana Del Giudice srl.
Un ricordo del maestro D’Esposito sarà tributato dalla giornalista e scrittrice Giuliana Gargiulo e dal musicista Rosario Ruggiero.

“Dal 2007 la Villa Comunale è intitolata alla memoria del nostro illustre concittadino Salve D’Esposito – ricorda il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Oggi, attraverso l’installazione di un busto che lo raffigura, vogliamo testimoniare in maniera ancora più forte il nostro ricordo di un grande musicista che ha contribuito a rendere celebre nel mondo la nostra terra”.

LA STORIA DI ANEMA E CORE

Questa celebre canzone, inizialmente doveva intitolarsi “Che matenata ‘e sole”, ma Salve D’Esposito crede che, dopo “Me so ‘mbriacato ‘e sole”, sia necessario abbandonare questo soggetto e così, anche con l’ aiuto della Provvidenza, (perchè Manlio aveva avuto un piccolo alterco con la moglie, a cui era poi seguita la pace), “Na matenata ‘e sole” diviene “Anema e core”.

“Anema e core”, con cui Salve inizia un nuovo discorso musicale, è uno slow, un ritmo lento sincopato, ed è battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico e artista eccellente che, con la sua voce, dalla dizione chiara e perfetta, ne fa un autentico capolavoro; nello stesso periodo la canta alla radio, per la prima volta accompagnato da Salve D’Esposito (da questo momento non più Salvatore).

In Italia, la musica di “Anema e core” è inserita in diversi film ed, ancora oggi, viene utilizzata nelle ultime produzioni televisive, come in “Capri”, dove è cantata al pianoforte dall’attore Sergio Assisi, e in “L’onore ed il rispetto” con Gabriel Garko e Serena Autieri.

Nel 1951, in Italia è prodotto un film omonimo, con la regia di Mario Mattoli e l’interpretazione di Tagliavini, Billi, Riva, Campanini, Dorian Grey e Franca Marzi.

All’estero, il successo è fin da subito eccezionale; il critico del Journal de Paris, il 31 maggio 1955, scrive che le parole di Anema e core “ semblent inspirèes par un besoin inassouvi et sans cesse croissant de douceur et de tendresse. La melodie en est comparable à un baiser très pur ou à une chevelure de femme qu’ un amant caresse d’une maine amoureuse et craintive”. Viene tradotta in varie lingue ed ogni nazione le cambia titolo. Così “Anema e core” diventa:

Mon coer cherche ton coeur (Francia, Belgio, Lussemburgo, Monaco più colonie e possedimenti in Canada);

Ewige liebe (Germania);

With all my heart and soul ( Stati Uniti e Canada);

How wonderful to know ( Danimarca, Londra ed Impero britannico, Commonwealt of nations)

Until (versione inglese);

Alma e coracao ( Sud America, Argentina, Brasile);

Alma y corazòn (Spagna e Portogallo);

Anema e core (Giappone);

Srcem i dusom (Belgrado);

Psichè kai soma (Grecia);

Det skonneste pa jord (Finlandia);

To be or not to be ( versione inglese).

Anche la famiglia reale inglese si innamora di “Anema e core”. Salve riceve, tra l’altro, dall’allora Presidente del Senato inglese, Lord King, una bella fotografia in segno di gratitudine per quella canzone e, quando la squadra italiana di calcio si reca in Inghilterra per un incontro, è accolta dalla banda militare di quel paese con le note di “Anema e core”.

Tra gli aneddoti che Salve, commosso, raccontava spesso, c’è questo: un giorno giunge una telefonata dalla S.I.A.E (Società Autori ed Editori), che lo avverte di avere una cartolina indirizzata a suo nome. Ritira la lettera incuriosito e legge: ” In piena Giava ci siamo fermati ed abbiamo pianto, da lontano ci giungevano le note di “Anema e core”. Grazie Maestro!”. Era firmata da quattro ufficiali della Marina italiana, che per ragioni di lavoro, si trovavano su una nave in quel lontano punto della terra!

Nel febbraio 1954, le principali testate giornalistiche riportano che la canzone “Anema e core “ è entrata nel “simbolico” Museo Artistico della canzone napoletana, accanto a “Mare chiaro”, “O sole mio”, “Core ‘ngrato”.

Nel 1955 si viene a sapere che “Anema e core “ ha battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia.

Ma a chi gli chiedeva: -Cosa ha determinato il successo di “Anema e core”?-, Salve D’Esposito rispondeva : -12 versi e 32 battute-

Anche Radio Mosca trasmette “Anema e core”: è la prima trasmissione dedicata ad una canzone italiana. Questa celebre melodia era stata richiesta da Babyev, eroe del socialismo, che sosteneva di averla sentita canticchiare da Pietro Nenni, suo collega del premio “Stalin”, quando si erano incontrati a Mosca….

Dall’inizio della “Guerra fredda” è la prima volta che una canzone italiana viene trasmessa dalla radio sovietica…

Questa melodia, battezzata dal grande tenore Tito Schipa, è cantata da tutti i più grandi interpreti come:Beniamino Gigli, Ferruccio Tagliavini, Giuseppe Di Stefano, Vic Damone, Frankie Avalon, Cliff Richards, Perry Como, Giacomo Rondinella, Nilla Pizzi, Roberto Murolo, Iva Zanicchi, Ninì Rosso, Ornella Vanoni, Fausto Cigliano, Tullio Pane, Achille Togliani, Bruno Venturini, l’attrice Anna Maria Pietrangeli, Albano, Jula De Palma, Peter Van Wood, Luciano Virgili, Ezio Pinza, Fred Bongusto, Renzo Arbore, Gianni Nazzaro, Rino Salviati, Tony Sigillo, Giorgio Consolini, Mirna Doris, Floriana, Mario Abbate, il noto attore Nino Taranto, Franco Ricci, Stefano Russo, Eddie Fischer, Grace Jones e molti altri. Ancora oggi la lista degli interpreti si allunga: Mario Maglione, Michael Bublè, Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti, etc.


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