• Periodico di
      Informazione turistica
      Aut. Trib. NA n.3104 del 15.04.1982

      Editrice Surrentum
      Viale Montariello, 8 - Sorrento

      Direttore Responsabile:
      Antonino Siniscalchi

      Redazione:
      Luisa Fiorentino
      Mariano Russo

      'Surrentum' viene stampato in 13.000 copie da 'Tip. La Sorrentina' Sorrento
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michele1Michele Gargiulo, titolare dell’antica torrefazione Giuseppe Maresca, fondata da suo nonno Giuseppe Maresca.

1) Quanto ė difficile fare impresa al sud? E in particolare in penisola sorrentina?
“Fare impresa al Sud è molto difficile ed in penisola sorrentina la difficoltà maggiore e quella che spesso non riusciamo a fare sistema di imprese. È inimmaginabile concepire la mia azienda non connessa ad una rete di imprese che potrebbe, da una parte esaltare il dono straordinario che ci ha fatta o il Signore di questa terra meravigliosa, e dall’altra sopperire alla inevitabile difficoltà logistica legata al nostro territorio. Fare sistema significa, per la mia piccola esperienza, cercare di esaltare i prodotti di eccellenza che solo in penisola riusciamo a creare. Un piccolo esempio: la cella aziendale di tostare il caffè con anche legna di arance e limone miscelandola ad altri tipi di legna della penisola rende il sapore del caffè tipico ed unico della nostra terra”.

2) La tua ė stata una scelta obbligata data la tradizione di famiglia o piuttosto una passione innata?
“Più di una scelta obbligata è stato un dono il poter continuare il lavoro di mio nonno; quel lavoro che era fatto di racconti che sapevano di fuoco, fumo, odore di legna e di caffè, un lavoro che si disegnava i contorni epici di una favola. La favola di Giuseppe Gargiulo che in piena unità d’Italia salvava un macinacaffè dalla fusione per i cannoni di Garibaldi, quella della Figlia Maria Laura Gargiulo, mamma di mio nonno, che con la sorella Concetta a fine 800-inizio 900, facevano di Piano di Sorrento , un secolo prima della tanto decantata imprenditoria femminile, un centro di avanguardia. Quindi più di una percorso obbligato, il mio lavoro è il segno del mio destino: dal nome che porto, a come sento in tutto questo il richiamo del sangue”.

3) A dispetto della tua giovane età, sei sempre molto attento a ciò che ė traduzione. Lo dimostra anche il tuo ruolo di priore dell’arciconfraternita morte e orazione di Piano di Sorrento. Come si fa a coniugare una consolidata tradizione familiare imprenditoriale con la necessità di innovare e di assecondare le evoluzioni del mercato?
michele-2“Credo che oggi ci sia nel panorama mondiale una tendenza consolidata di business che è quella dello story-telling, ovvero sempre più aziende sono alla ricerca di brand che hanno alle spalle una storia da raccontare. Più del knowhow tecnologico oggi si cercano storie di famiglie che hanno legato il loro nome alle loro aziende. In penisola purtroppo abbiamo tantissimi di questi esempi, di vere eccellenze se morte, moribonde. Potrei fare tantissimi esempi nel panorama enogastronomico, agricolo, manifatturiero di piccole aziende che per la loro eccellenza sono uniche al mondo ed il nostro non saper guardare lontano le ha condannate a morte. Viviamo in penisola la situazione paradossale di avere a portata di mano la vera ricchezza e non saperla valorizzare. Cosa che invece aziende fuori dal nostro territorio sono in grado di fare appropriandosi di specificità e nomi che sono dovremmo proteggere. La tradizione e l’innovazione non possono che non andare all’unisono ed in questo caso penso alla vetrina che ci fanno i mezzi di comunicazione grazie ai quali l’Antica Torrefazione Giuseppe Maresca in un attimo riesce a proporsi in tutto il mondo. La penisola sorrentina in questo modo potrebbe mettere i propri prodotti in una vetrina che guarda tutto il mondo”.

4) Come ė nata l’idea di ospitare eventi culturali in torrefazione?
“Più di un’idea che è nata, sono cresciuto nella vecchia torrefazione che era il luogo dove mio nonno riceveva i suoi amici in un continuo via vai di persone che lanciavano idee e pensieri in un surreale salotto letterario. Motivo per cui la
presentazione del libro di Annarita Siniscalchi che parla di un Re della pasticceria napoletana: il Babà”.


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